Meteo, Daniele Ingemi conferma: c’è la data per l’arrivo del primo vero caldo in Italia

Arrivano le prime conferme sul cambiamento di circolazione atteso verso fine mese che favorirà l'arrivo del primo caldo di stagione su molte regioni.

Aria calda verso il Mediterraneo.
Le proiezioni indicano che, a partire dalla fine del mese, l’anticiclone delle Azzorre, supportato da un’ingerenza sempre più marcata dell’anticiclone africano, prenderà il controllo del Mediterraneo.

L’Italia si prepara a un cambiamento atmosferico significativo nelle prossime settimane, con l’arrivo del primo vero caldo che segnerà l’inizio dell’estate.

Dalle ultime proiezioni dei modelli matematici si prevede una svolta meteorologica importante a partire da fine maggio, con l’affermazione di un’alta pressione subtropicale che porterà temperature ben al di sopra delle medie stagionali.

Questo scenario, secondo le analisi del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), potrebbe essere il preludio a un’estate 2025 tra le più calde e secche degli ultimi anni, con ripercussioni significative su tutto il territorio nazionale.

Un maggio instabile, ma l’estate è dietro l’angolo

La primavera 2025 è stata finora caratterizzata da un’instabilità atmosferica marcata, con piogge frequenti e repentini sbalzi termici, che hanno ritardato l’arrivo della stagione calda. Tuttavia il mese di maggio sta per cedere il passo a un cambiamento radicale.

Le proiezioni indicano che, a partire dalla fine del mese, l’anticiclone delle Azzorre, supportato da un’ingerenza sempre più marcata dell’anticiclone africano, prenderà il controllo del Mediterraneo, portando condizioni di stabilità e un netto aumento delle temperature.

Questo passaggio segnerà l’inizio dell’estate meteorologica, previsto per il 1° giugno, anche se il caldo potrebbe farsi sentire già negli ultimi giorni di maggio.

Caldo.
Le simulazioni del modello ECMWF suggeriscono che le prossime quattro settimane, da fine maggio a metà giugno, saranno caratterizzate da temperature superiori alla media climatologica (1991-2020) in gran parte dell’Europa centro-meridionale, Italia inclusa.

Le simulazioni del modello ECMWF suggeriscono che le prossime quattro settimane, da fine maggio a metà giugno, saranno caratterizzate da temperature superiori alla media climatologica (1991-2020) in gran parte dell’Europa centro-meridionale, Italia inclusa.

In particolare, anomalie termiche comprese tra +0,5°C e +2°C sono attese in regioni come Sardegna, Sicilia, Lazio, Campania e Basilicata, con punte che potrebbero superare i +2°C nelle aree interne del Centro-Sud e sulle Isole Maggiori.

Questo rialzo termico sarà accompagnato da una progressiva riduzione delle precipitazioni, con il rischio di aggravare la siccità in regioni già vulnerabili come la Sicilia occidentale.

L’anticiclone africano e l’effetto isola di calore urbana

A determinare questo scenario sarà la persistenza dell’alta pressione subtropicale, spesso associata all’anticiclone africano, che trasporterà masse d’aria calda direttamente dal Sahara verso il bacino del Mediterraneo.

Ciò non si limiterà solo a innalzare le temperature diurne, ma avrà un impatto significativo anche sulle temperature notturne, specialmente nelle grandi città italiane.

Caldo.
Le proiezioni a lungo termine per l’estate 2025 suggeriscono un trimestre estivo (giugno, luglio, agosto) caratterizzato da anomalie termiche persistenti, con temperature che in alcune regioni potrebbero superare la media stagionale di oltre +2°C.

L’effetto “isola di calore urbana”, causato dalla combinazione di asfalto, cemento, densità abitativa e attività antropica, potrebbe portare a temperature minime fino a +5°C più alte rispetto alle aree rurali, rendendo le notti afose e difficili da sopportare, soprattutto in centri urbani come Roma, Milano, Napoli e Palermo.

Un’estate dinamica: caldo al Centro-Sud, temporali al Nord

Se il Centro-Sud si prepara a un avvio d’estate caldo e stabile, il Nord Italia potrebbe mantenere una certa variabilità. Le aree alpine e prealpine, in particolare, saranno soggette a temporali di calore, localizzati ma potenzialmente intensi, a causa dell’interazione tra l’aria calda in risalita dal Mediterraneo e le correnti più fresche provenienti dal Nord Europa.

Tuttavia, questi episodi non saranno sufficienti a mitigare il generale rialzo termico, che interesserà anche la Val Padana e le pianure settentrionali, con temperature che in alcune giornate potrebbero raggiungere valori tipicamente estivi, anche in regioni più miti come Piemonte e Valle d’Aosta.

Corrente a getto.
Ecco il classico schema configurativo ideale per l'arrivo delle prime ondate di calore sul Mediterraneo.

Le proiezioni a lungo termine per l’estate 2025 suggeriscono un trimestre estivo (giugno, luglio, agosto) caratterizzato da anomalie termiche persistenti, con temperature che in alcune regioni potrebbero superare la media stagionale di oltre +2°C.

Questo scenario, unito alla possibile assenza di precipitazioni significative, solleva preoccupazioni per l’agricoltura, la disponibilità idrica e la qualità della vita nelle aree urbane.

In particolare, la Sicilia occidentale, già colpita da un deficit idrico accumulato negli ultimi anni, potrebbe affrontare un aggravamento della siccità, con conseguenze per le coltivazioni e le risorse idriche.