La calda estate 2019 e i suoi impatti sulla salute
L'estate appena conclusa risulta la più calda per l’emisfero boreale e fra le più calde in Europa. E col caldo aumenta la mortalità. Ecco i numeri dell’estate 2019.

Un'estate calda in Italia, in Europa e nell’intero pianeta Terra. I bilanci climatologici che giungono dagli osservatori storici Italiani e dai centri di riferimento della climatologia, Copernicus ECMWF per l’Europa, NOAA e NASA a livello globale, confermano che l’estate meteorologica 2019 è stata da record, non assoluto nel nostro paese ed Europa ma da primato, e questo è ancora più significativo, a livello globale.
Le ripetute ondate di caldo in particolare hanno avuto pesanti effetti sulla salute, al proposito giungono numeri allarmanti dai primi studi epidemiologici disponibili.
Estate 2019, i primi numeri confermano che è da record, la second api calda sul pianeta Terra, la più calda per l'emisfero boreale secondo i dati NOAA
— luca lombroso (@LucaLombroso) September 17, 2019
tante anomalie anche ad Agosto @ilmeteonet pic.twitter.com/eks6eRlPrH
L’estate più calda per l’emisfero boreale
Secondo il National Center for Environmental Information della NOAA, l’estate meteorologica 2019 (trimestre giugno-luglio-agosto) è stata la seconda più calda dal 1880 a oggi (la più calda è l’estate 2016) con una anomalia di 0.9°C rispetto alla climatologia di riferimento. Per l’emisfero settentrionale l’estate 2019 risulta la più calda in assoluto.
Come noto, il processo di riscaldamento del pianeta non è uniforme e così anche le singole stagioni presentano notevoli differenze nei territori con temperature sopra la media, anche nettamente come appunto l’Europa, e sotto media, ma è significativo che solo il Canada Occidentale, una zona della Russia e l’Indonesia sono risultate più fredde rispetto alla climatologia.
in Europa si è chiusa la 4° estate meteorologica più calda di sempre, fra le più calde estati anche per molti osservatori storici italiani, la terza a Moncalieri, la 4° più calda a Modena @ilmeteonet pic.twitter.com/FaMOqjckRr
— luca lombroso (@LucaLombroso) September 17, 2019
Un’estate fra le più calde anche in Italia ed Europa
A fornirci dati dettagliati per l’Europa è il sito Copernicus dell’ECMWF, un importante servizio che mette a disposizione della comunità scientifica e dei cittadini preziosi dati meteoclimatici e ambientali.
Nel dettaglio, l'Europa ha vissuto il giugno più caldo mai registrato, seguito da un luglio nella e agosto sopra la media. Di conseguenza, la temperatura media del trimestre giugno-agosto per l'Europa è stata di 1,1 ° C al di sopra della norma del 1981-2010, rendendo così l’estate 2019 la quarta estate più calda almeno dal 1979.
Per l’Italia, i primi dati che giungono dagli Osservatori meteorologici storici, preziosa fonte di dati raccolti meticolosamente da quasi due secoli, indicano l’estate 2019 come la terza più calda negli Osservatori di Moncalieri e Pontremoli della Società Meteorologica Italiana, come quarta più calda all’Osservatorio Geofisico di Modena e quinta più calda all’Osservatorio dell’Università di Parma.
Con il caldo aumenta la mortalità
Nonostante le massicce campagne comunicative e l’azione di prevenzione delle ondate di calore, i primi numeri indicano purtroppo pesanti impatti sulla salute anche per l’estate appena conclusa, soprattutto in concomitanza con l’ondata di caldo record di fine giugno e con l’ondata di caldo di fine luglio-inizio agosto.
In Francia, secondo una dichiarazione del ministro della Salute Agnes Buzyn fra giugno e luglio si è registrato un eccesso di mortalità rispetto a quella attesa di circa 1500 decessi. In Belgio, l’eccesso di mortalità è stimato in circa 100 decessi pari al 3.2% della mortalità tipica dei mesi estivi, circa 400 decessi oltre alla media si registrano in Olanda.
In Italia l’ARPA Piemonte in un apposito bollettino in 171 l’eccesso di decessi a giugno e luglio, pari a circa il 9.8% a giugno e 17% a luglio e nella fasce più anziane, oltre i 65 anni, della popolazione.
Una volta di più dunque questi eventi ci devono far riflettere sull’urgenza di agire per la lotta ai cambiamenti climatici. Contenere entro 1.5°C l’aumento delle temperature globali infatti avrebbe enormi benefici nel ridurre la popolazione mondiale colpita da ondate di caldo estremo.