Maltempo, perché pochi millimetri di pioggia possono essere molto pericolosi? Capiamolo con qualche esempio

Questa piccola e modesta unità di misura della pioggia espressa in millimetri non dà un’immediata percezione di quanto grandi siano le quantità effettive di pioggia corrispondenti.

Nubifragio
Effetti di pochi millimetri di pioggia per un tempo prolungato in un centro urbano.


Nella nostra quotidianità il millimetro è la più piccola unità di misura delle lunghezze. La si applica alla misura di oggetti piccoli e, di conseguenza, su un piano prettamente psicologico, a questa unità di misura associamo qualcosa di piccolo, innocuo, trascurabile. Questa predisposizione psicologica vale naturalmente anche quando si legge o si sente parlare di pioggia e, nello specifico, di millimetri di pioggia.

Le previsioni meteorologiche

Quando consultiamo le previsioni meteorologiche, ad esempio quelle offerte da METEORED, troviamo i valori delle principali variabili meteorologiche previsti per i successivi 14 giorni. Troveremo i valori orari di temperatura, di intensità e direzione dei venti, un'indicazione qualitativa (con il simboletto di Sole + nuvola) del grado di copertura nuvolosa, ed una stima della quantità di pioggia prevista espressa in mm.

Leggere una previsione di pochi millimetri di pioggia nelle varie ore della giornata non suscita nessuna preoccupazione particolare, appunto per la “pochezza” attribuita psicologicamente al millimetro. Tuttavia, dietro al millimetro di pioggia stanno numeri grandi, a volte molto molto grandi.

Cosa si cela dietro al millimetro di pioggia

Tecnicamente, 1 mm di pioggia equivale ad un litro di pioggia ogni metro quadrato. Se la casa in cui viviamo ha una superficie di 100 metri quadrati, coperti interamente da un terrazzo o da un tetto, significa che su questo terrazzo o tetto cadranno cento litri di pioggia (l’equivalente di 50 bottiglie di acqua da 2 litri). Tuttavia, se andiamo a superfici maggiori, i numeri crescono molto rapidamente!

1 mm di pioggia equivale a 1 litro di acqua piovana ogni metro quadrato; equivale a un milione di litri ogni chilometro quadrato (1 km quadrato è uguale a 1 milione di metri quadrati), equivale a 100 milioni di litri ogni 100 chilometri quadrati.

Si voglia considerare una tipica giornata invernale con pioggia durante tutta la giornata e con intensità oraria, ad esempio, di 3 mm ogni ora. Questi 3 millimetri comportano 3 milioni di litri per km quadrato ogni ora, e un totale di 72 milioni di litri nell’arco della giornata.

Una precipitazione di 1 mm all’ora lì dove ci troviamo significa 1 milione di litri all’ora entro un raggio di poco più di 500 metri

Quindi a numeri piccoli in mm corrispondono numeri grandi in litri di acqua piovana.

Simulazioni con Google Earth

Chiunque dei lettori abbia la possibilità di utilizzare l’applicazione Google Earth pro, può facilmente misurare l’area della propria città. Ad esempio, consideriamo la città di Roma e focalizziamo la nostra attenzione sulla zona centrale più urbanizzata. Questa ha una superficie di circa 100 km quadrati (area contenuta nel poligono in figura).

Nell’esempio di prima (i 3 mm di pioggia all’ora per 24 ore), nel solo centro di Roma cadrebbero circa 300 milioni di litri all’ora per un totale di 7.2 miliardi di litri di acqua piovana nell’intera giornata.

Google Earth
Immagine della città di Roma da Google Earth pro, con evidenziata un'area centrale di circa 100 km quadrati.

Volendo fare un paragone, ma a scopo puramente esemplificativo, avere a Roma una precipitazione di 3 mm all’ora è come se il fiume Tevere, invece di fluire nel suo alveo, attraversasse il centro storico per 22 minuti. Avere 3 mm di pioggia all’ora per 24 ore consecutive è come se il Tevere attraversasse il centro storico per 9 ore.

Il fiume Tevere ha una portata media di 230 mila litri al secondo.

Dove sta la pericolosità

I numeri sono grandi, ma ciò che li rende più o meno pericolosi sono le caratteristiche del suolo, l’intensità oraria e la durata totale dell’evento pioggia.

Riguardo le caratteristiche del suolo, in aperta campagna, lì dove il terreno riesce ad assorbire la pioggia, la pericolosità della pioggia è minima. In città, dove la cementificazione (quindi superfici coperte dai tetti delle case, da strade, parcheggi, piazze,...), la pericolosità è massima.

Nel seguente video, un esempio dell'effetto di un nubifragio (molti millimetri di pioggia in pochissime ore) nella centrale via Etnea a Catania.

youtube video id=BmnoA1K2UlA

Riguardo l'intensità e la durata totale, maggiore è l’intensità e la durata totale minore diventa la capacità anche del terreno di assorbire (dopo diverse ore il terreno si satura di acqua), per cui tanta pioggia cade e tanta ne fluisce in superficie, né più né meno come un fiume.

Diventa di cruciale importanza il sistema di raccolta delle acque meteoriche (caditoie stradali e canalizzazione fognaria) presente in ogni centro urbano. Se questo sistema è poco efficiente (ad esempio, per mancata manutenzione le caditoie potrebbero essere ostruite) o se è sottodimensionato, riesce a smaltire solo una frazione delle acque piovane.

I sistemi di smaltimento delle acque meteoriche stanno diventando sottodimensionati alla luce dell’intensità sempre crescente dei fenomeni estremi di pioggia.

Una combinazione di forte intensità piovosa, se prolungata nel corso delle ore, e insistente su un’area urbana con deficit di sistema di smaltimento, produce una “tempesta perfetta”, cioè la certezza di avere il più grave impatto su popolazione, infrastrutture, beni mobili e immobili.

La sottovalutazione psicologica dei mm di pioggia viene in parte compensata dall’indicazione che i portali meteo riportano accanto ai valori millimetrici di pioggia: debole, moderata, consistente, abbondante, abbondantissima.

Tuttavia, una previsione di pioggia di pochi mm tende ad essere sottovalutata nel sentire comune. Ahimé, rimane l’idea…che potranno mai essere pochi mm di pioggia!