Cos'è un tornado? Come si forma?

I tornado, o trombe d'aria, sono fenomeni molto temuti per la loro violenza. Possono causare gravi danni e si possono verificare anche in Italia. Ecco cosa sono e come si originano.

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Come si forma un tornado? Ecco il grafico con la spiegazione.

Un tornado è un fenomeno meteo caratterizzato dalla presenza di un vortice d’aria, molto intenso e potente, ma di limitata estensione, nell’ordine delle decine o centinaia di metri. Questa perturbazione è in grado di causare enormi danni, ed ha un potenziale distruttivo molto alto.

Il termine tornado è sinonimo dell’italiano “tromba d’aria”. La pericolosità di questi eventi sta nell’elevatissima velocità del vento che si raggiunge nella zona del vortice, che può arrivare in casi eccezionale fino a 500 km/h. I tornado non vanno confusi con i downburst, anch’essi associati a temporali e con raffiche di vento fortissime, ma con una genesi del tutto diversa.

Spesso sono associati a supercelle

Spesso i tornado, specie quelli più violenti, sono associati a temporali particolari chiamati supercelle. Alcune delle condizioni per la formazione di una tromba d’aria sono la presenza di aria calda e umida negli strati bassi e di masse d’aria fredda e secca negli strati alti.

Queste sono le condizioni tipiche di un temporale, nel quale si hanno correnti calde ascendenti e correnti fredde discendenti. Nel caso dei tornado però, le correnti calde ascendenti si organizzano in vortici, caratterizzati da moto rotatorio. Ecco che si sviluppa il caratteristico cono, nel quale i venti raggiungono velocità altissime. Lo spostamento della tromba d'aria avviene a velocità che vanno dai 20 ai 60 km/h.

Classificazione dei tornado: la scala Fujita

I tornado vengono classificati sulla base degli effetti causati al suolo, un po’ come avviene nel caso dell’intensità dei terremoti, misurata con la scala Mercalli. La scala usata si chiama Fujita dal nome del ricercatore che la ideò. Si basa su 6 diversi gradi, che vanno dallo 0 al 5, indicati con una lettera F.

Un tornado di intensità F0 è caratterizzato da raffiche di vento che possono arrivare a 116 km/h e può produrre lievi danni. Un tornado F5 invece, è il più distruttivo in assoluto: il vento supera i 418 km/h ed i danni sono enormi. Questo tipo di trombe d’aria sono capaci di sollevare auto, radere al suolo case e scagliare a chilometri di distanza qualsiasi oggetto.

I tornado in Italia

In Italia si verificano con una certa frequenza. A riguardo invitiamo a leggere una selezione di notizie pubblicate in questi anni sul sito Meteored Italia, che elenchiamo qui sotto.

L'etimologia di "tornado"

Ma qual è l’etimologia di tornado, e da dove viene questa parola? L’origine più recente è dall’inglese “tornado”, termine con il quale si indicano le enormi colonne di arie rotanti che causano tanti danni specie nel Nord America. Questo termine arriva però da una parola spagnola usata in Messico, ed ancor prima in Spagna.

Secondo la Real Academia Española, una sorta di Accademia della Crusca per la lingua spagnola, tornado viene da “tronada”, associato al rumore dei tuoni che accompagnano i temporali. In lingua spagnola “torno” è anche il tornio, macchina utensile utilizzata per la lavorazione di un pezzo posto in rotazione. All’origine di questa parola spagnola c’è ovviamente il latino, ed ancor prima una parola greca: tórnos