Si chiama “Big Rip” ossia il “Grande Strappo” e sicuramente sarebbe degno dei migliori film di fantascienza. Tuttavia, non si tratta di fantascienza ma di una teoria scientifica sulla possibile fine dell’Universo.
Si chiama “Big Rip” ossia il “Grande Strappo” e sicuramente sarebbe degno dei migliori film di fantascienza. Tuttavia, non si tratta di fantascienza ma di una teoria scientifica sulla possibile fine dell’Universo.
Come in una caccia al tesoro, per decenni gli astronomi hanno cercato, senza mai trovarlo, il silicio nei nostri giganti gassosi Giove e Saturno. Ora sappiamo dove si nasconde e a rivelarlo è stata una vecchissima ed enigmatica nana bruna.
Il telescopio spaziale James Webb ha catturato una scena maestosa in Pismis 24, un giovane ammasso stellare nella Nebulosa Aragosta. L'immagine mostra come la radiazione e i venti stellari scolpiscano la polvere cosmica e diano origine a nuove stelle.
Riuscire a trovare supernovae in un cielo con tanto “rumore” può essere incredibilmente difficoltoso, grazie però ad uno strumento basato sull’IA gli astronomi hanno ridotto notevolmente il loro carico di lavoro.
Settembre è un mese di transizione: le giornate perdono 2–3 minuti di luce al giorno, il sole si fa sempre più basso sull’orizzonte e il bilancio radiativo passa da positivo a negativo. Ecco le curiosità sul legame fra astronomia e meteoclimatologia in questo mese.
Una caratteristica del nostro Sistema Solare, cioè la diversa inclinazione delle orbite dei pianeti, potrebbe trovare una spiegazione in recenti osservazioni di dischi protoplanetari extrasolari.
Nuovi dati sismici della missione InSight della NASA rivelano che il mantello di Marte è disseminato di misteriosi ammassi rocciosi, resti di impatti cosmici avvenuti più di 4,5 miliardi di anni fa. Cos'altro nasconde il pianeta rosso?
Un'analisi moderna delle registrazioni del 1977 ha corretto i dati chiave del famoso segnale "Wow!", aumentando la precisione della sua origine e della sua intensità. Sebbene siano escluse fonti umane, la sua natura astronomica rimane un mistero.
Si mostra simile ad grappolo d’uva, dove i singoli acini sono enormi regioni di formazione stellare in rotazione. Si tratta di una remotissima galassia primordiale la cui struttura è completamente diversa da come credevamo.
Come una vera e propria star, gli occhi di molti telescopi le sono puntati addosso. Ultime in ordine di tempo le osservazioni con il telescopio James Webb ne svelano l’anomalo contenuto di anidride carbonica e acqua a conferma della sua natura extra-solare.
Nuove analisi dei campioni riportati dalla missione OSIRIS-REx rivelano che Bennu è un ammasso di materiali formatisi in angoli diversi del cosmo, dal sistema solare interno alle stelle estinte.
Scopriamo insieme il calendario astronomico di settembre 2025. Gli spettacoli che ci inchioderanno col naso all’insù saranno tantissimi tra Luna piena, eclissi, congiunzioni planetarie e piogge di meteore.