Il pianeta dal curioso nome Makemake potrebbe avere una sua atmosfera, molto più tenue di quella della Terra, ma composta di metano. Grazie al telescopio James Webb stiamo scoprendo importanti novità anche su questa famiglia dei pianeti nani.
Il pianeta dal curioso nome Makemake potrebbe avere una sua atmosfera, molto più tenue di quella della Terra, ma composta di metano. Grazie al telescopio James Webb stiamo scoprendo importanti novità anche su questa famiglia dei pianeti nani.
Il cielo di ottobre ci offre uno spettacolo di pianeti luminosi, sciami di meteore e sfide osservative che ci attendono, ricordandoci che l'astronomia è alla portata di qualsiasi occhio curioso.
Osservare il cielo notturno può essere uno spettacolo davvero straordinario, ma capire cosa stiamo osservando non è sempre così facile.
Alla velocità della luce, Marte sarebbe a pochi minuti di distanza. Tuttavia, le missioni vere e proprie richiedono mesi. Perché raggiungere il pianeta rosso è un'affascinante sfida orbitale?
Per scongiurare il possibile impatto con la Luna dell’asteroide YR4 2024 previsto per il 2032 si pensa a quale soluzione possa essere più efficace ma anche la più realistica, se deviarlo o distruggerlo.
È evidente che ormai il meteo spaziale rivesta un ruolo fondamentale per lo sviluppo della vita e della tecnologia sulla Terra. Alcuni scienziati hanno riscontrato delle analogie tra il Sole e altre stelle che potrebbero migliorare le future previsioni.
Esiste una radiazione particolarmente energetica che è stata da sempre ritenuta dannosa per la vita che, secondo un recente studio, potrebbe alimentare la vita aliena su altri pianeti.
Ciò che era iniziato come uno scherzo amichevole sulla missione Gemini III si è trasformato in un dibattito politico, critiche mediatiche e un cambiamento nei protocolli di sicurezza della NASA.
Nel mese corrente il numero totale di esopianeti confermati ha superato la soglia dei 6000. Sono 500 in più rispetto a due anni fa. Se ne scoprono di simili a quelli noti ma anche di tipologia unica.
Le previsioni di space weather negli anni stanno rivestendo un ruolo sempre maggiore e ad oggi la NASA ha deciso di avvalersi dell’aiuto dell’IA per rendere le sue previsioni sulle tempeste solari sempre migliori.
Scoperti casualmente dal telescopio spaziale James Webb, gli enigmatici “Little Red Dots” (Puntini Rossi) sembra abbiano finalmente trovato una spiegazione. Sarebbero oggetti dalla natura così diversa da quella che conosciamo da potersi considerare “esotici”.
Diversi astronomi hanno rilevato all'inizio di luglio lampi gamma consecutivi e particolarmente virulenti. Il fenomeno ha sorpreso gli scienziati.