Grazie a questa “soluzione magica”, adesso è più facile estrarre l’oro dai vecchi dispositivi elettronici

L'oro ricavato dai rifiuti elettronici potrebbe rappresentare una nuova opportunità grazie a una "soluzione magica" che potrebbe anche rendere l'estrazione dell'oro meno tossica.

L'oro può essere estratto sia dai rifiuti elettronici che dai minerali residui dell'attività mineraria. Illustrazione AI creata dalla galleria di design Vibu.
L'oro può essere estratto sia dai rifiuti elettronici che dai minerali residui dell'attività mineraria. Illustrazione AI creata dalla galleria di design Vibu.

L’oro è richiesto in tutto il mondo e si prevede che lo sarà sempre di più in futuro. Di recente, il Financial Express ha riportato che, secondo gli analisti di Bank of America, la domanda potrebbe aumentare del 20% nel 2026.

L’oro non ha solo un valore estetico, scolpito nella storia, ma anche un valore economico e un valore funzionale, essendo presente nella maggior parte dei nostri dispositivi elettronici e dei beni tecnologici di lusso.

Tuttavia, l’estrazione dell’oro è tradizionalmente associata all’impiego di sostanze tossiche come il cianuro per separare il metallo. Non sorprende quindi che l’industria mineraria si sia guadagnata una cattiva reputazione a causa di impatti ambientali negativi su acqua, aria e suolo.

Chimici e scienziati cacciatori d’oro

Esperti di chimica verde e altri scienziati ritengono di aver trovato la “soluzione magica” per estrarre l’oro. Il loro metodo prevede un’estrazione sicura per l’ambiente e a basso costo, sia dai minerali sia dai vecchi computer.

Il team dell’Università di Flinders, in Australia, ha sviluppato un modo più sicuro e sostenibile di ottenere l’oro. Condividono che la loro tecnica di estrazione può ridurre i rifiuti tossici dell’attività mineraria e persino recuperare l’oro presente nei rifiuti elettronici.

Il gruppo di ricerca è stato guidato dal Professor Justin Chalker, che ha utilizzato un metodo integrato per l’estrazione ad alto rendimento dell’oro da diverse fonti, compresi i rifiuti dei circuiti stampati (PCB).

“Lo studio ha introdotto molte innovazioni, tra cui un nuovo reagente di lisciviazione riciclabile, derivato da un composto impiegato per disinfettare l’acqua,” afferma il Professor Chalker, docente di Chimica e responsabile del Chalker Lab presso il College of Science and Engineering dell’Università di Flinders.

“Il team ha inoltre sviluppato un modo completamente nuovo per produrre il polimero assorbente, ovvero il materiale che lega l’oro nell’acqua dopo l’estrazione, utilizzando la luce per avviare la reazione chiave.”

Con questo nuovo metodo sono stati posti i primi passi verso un recupero più sostenibile dell’oro da rifiuti elettronici, metallici e minerari.

Il gruppo intende applicare questo principio collaborando con le operazioni minerarie e le aziende di trattamento dei rifiuti elettronici, sperimentando il metodo su scala più ampia. Se i test avranno successo e arriveranno investimenti, un giorno potrebbe essere adottato a livello commerciale.

“L’obiettivo è fornire metodi efficaci di recupero dell’oro che permettano di sostenere i numerosi usi di questo metallo, riducendo l’impatto sull’ambiente e sulla salute umana,” aggiunge il Professor Chalker.

Un approccio a basso costo

Il metodo utilizza un ingrediente segreto per questa “magia chimica”: un composto a basso costo per estrarre l’oro. Si tratta dell’acido tricloroisocianurico. Questo composto, usato per la disinfezione delle acque, una volta attivato con acqua salata è in grado di sciogliere l’oro.

Come fa questo composto a estrarre l’oro?

L’oro viene legato a un polimero ricco di zolfo (sviluppato dal team), che è altamente selettivo, quindi capace di recuperare l’oro anche in miscele molto complesse.

Estrazione dell'oro con soluzione chimica illustrata in AI da YUANCEN.
Estrazione dell'oro con soluzione chimica illustrata in AI (illustrazione artistica, non basata sull'articolo scientifico) da YUANCEN.

L’oro può essere recuperato facendo “disfare” il polimero, permettendo così di separare il metallo. Il polimero può persino essere riutilizzato. Sembra davvero una magia, ma è la magia della chimica.

Uno degli autori principali dello studio, il Dr. Patel, ha espresso il proprio entusiasmo: “Ci siamo immersi in una montagna di rifiuti elettronici e ne siamo usciti con un blocco d’oro! Spero che questa ricerca ispiri soluzioni concrete alle grandi sfide globali.”

Questo lavoro dimostra come collaborazione e creatività possano generare soluzioni che sembrano “magiche”, offrendo alternative più ecologiche per l’estrazione di risorse e per affrontare il problema crescente dei rifiuti elettronici.

Fonte della notizia

Estrazione sostenibile dell’oro da minerali e rifiuti elettronici (2025) di Maximilian Mann, Thomas P Nicholls, Harshal D Patel et al. Nature Sustainability. DOI: 10.1038/s41893-025-01586-w