Perché ci sono gabbiani a Roma anche se non è una città di mare?

Roma non è una città di mare, ma ovunque nelle sue strade, sui tetti delle case ed in cielo, sono ben visibili tantissimi gabbiani: perché? Questa è la spiegazione scientifica di questa presenza massiccia.

gabbiani roma
Un gabbiano si è posato questi giorni sul comignolo della Cappella Sistina, a Roma, dove si sta tenendo il conclave. I gabbiani a Roma sono ovunque.

Una delle immagini più diffuse dai media internazionali nelle ultime ore è quella di un gabbiano che zampetta vicino al comignolo montato sul tetto della Cappella Sistina, nella Città del Vaticano. Il comignolo è l'oggetto più mediatico del mondo in queste ore, perché da lì arriverà la fumata bianca che indicherà l'elezione del nuovo pontefice della Chiesa cattolica.

Dal 7 maggio la città di Roma è al centro dell'attenzione mediatica di mezzo mondo, per l'elezione del nuovo Papa a seguito della morte di papa Francesco, avvenuta lo scorso 21 aprile. Da ieri, infatti, è in corso il conclave, l'assemblea dei cardinali che, nel minuscolo stato della Città del Vaticano, deciderà il nuovo pontefice, ed i media internazionali sono tutti concentrati su cosa accade nella Cappella Sistina.

Dal comignolo installato dai Vigili del Fuoco del Vaticano sul tetto della Cappella Sistina, la fumata bianca indicherà l'elezione di un nuovo pontefice, mentre la fumata nera indica che non è ancora stato raggiunto il quorum di due terzi dei voti necessario all'elezione.

Per questo le telecamere dei principali media mondiali sono fissati sul piccolo comignolo installato sul tetto della Cappella Sistina. Proprio in questi giorni, molti media si sono sorpresi per la presenza, a fianco del comignolo, di alcuni gabbiani.

La presenza dei gabbiani a Roma è ben nota ai romani e a chi conosce la città, ma stupisce le persone che arrivano da fuori. Perché tanti gabbiani in una città che non si trova sual mare? In questo articolo rispondiamo a questa domanda.

Roma è una città piena di gabbiani, anche se non affaccia sul mare

Roma non è una città di mare, anche se in realtà la costa, affacciata sul Mar Tirreno, è molto vicina. Dai quartieri occidentali della capitale d'Italia il mare si raggiunge in poco più di mezz'ora (traffico permettendo) e la distanza è di circa 30 chilometri.

Ostia e Fiumicino, le località di mare più vicine a Roma, sono collegate a Roma con strade a scorrimento rapido, ed i romani possono usufruire di molte spiagge nelle calde giornate estive.

Nonostante questa vicinanza, la gran quantità di gabbiani nelle vie di Roma e sui tetti, può stupire. Qual è il motivo?

Gabbiani a Roma, una presenza in aumento

Negli ultimi decenni la presenza dei gabbiani è aumentata sensibilmente nelle città italiane, anche in quelle lontane dal mare.

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Una gabbiano a Roma, sullo sfondo un bel paesaggio del centro della città.

Roma è uno degli esempi più evidenti: i gabbiani sono ormai una presenza quotidiana nei cieli della capitale, dove nidificano, si nutrono e interagiscono con l’ambiente urbano.

Roma, come dicevamo, si trova a circa 30 chilometri in linea d’aria dal Mar Tirreno. Nonostante ciò, i gabbiani — in particolare il gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis) — si sono adattati a vivere stabilmente in città.

Questo fenomeno ha diverse cause, in gran parte legate all’adattabilità della specie e alla disponibilità di cibo.

Una specie opportunista e molto adattabile

Il Larus michahellis è una specie nota per la sua capacità di sfruttare l’ambiente urbano.

Lo conferma un articolo scientifico pubblicato sul Journal of Urban Ecology (Oxford University Press, 2016), che documenta come i gabbiani si siano spostati progressivamente dalle coste verso le città, attratti dalle risorse alimentari presenti nei rifiuti e nelle discariche.

Roma, come altre metropoli, offre abbondanza di rifiuti, soprattutto organici, e numerose superfici adatte alla nidificazione, come tetti e terrazze.

Secondo l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Roma è tra le città italiane con la maggiore produzione di rifiuti urbani. I dati dell’ultimo rapporto del 2023 indicano che nel Lazio vengono prodotti oltre 2,9 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, con Roma che ne rappresenta la maggior parte. Questo rappresenta un’importante fonte di cibo per molte specie opportuniste, tra cui i gabbiani.

Il Tevere come via di accesso naturale

Il Tevere rappresenta un corridoio ecologico che collega il litorale con il centro della città. I gabbiani lo risalgono facilmente, e da lì si diffondono nei quartieri urbani. Studi dell’Università “La Sapienza” di Roma (2022) hanno evidenziato che molte colonie di gabbiani urbani hanno origine costiera e si sono stabilizzate in città, trovando un habitat favorevole.

La presenza dei gabbiani è più intensa nei pressi del fiume, dei mercati rionali, delle aree con maggiore concentrazione di rifiuti non gestiti correttamente, e nelle vicinanze di ospedali o mense.

Comportamenti sempre più urbani

I gabbiani che vivono in città sviluppano comportamenti differenti rispetto a quelli delle colonie marine. Secondo uno studio della Royal Society pubblicato su Proceedings B (2020), i gabbiani urbani dimostrano capacità cognitive più sviluppate, con abitudini legate agli orari della raccolta dei rifiuti e al comportamento umano.

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Un gabbiano sorvolando Piazza San Pietro, a Roma.

Riescono anche a riconoscere le opportunità offerte dall’ambiente cittadino, come rubare cibo nei luoghi turistici o nidificare in aree sopraelevate protette da predatori.

Impatti sull’ambiente urbano

La convivenza con i gabbiani non è sempre facile. In primavera, durante la stagione riproduttiva, aumentano le segnalazioni di comportamenti aggressivi, sia verso le persone che verso altri animali. Inoltre, i gabbiani tendono a competere con altre specie di uccelli urbani, come rondini o passeri, contribuendo a uno squilibrio dell’avifauna.

Il Comune di Roma ha avviato da tempo campagne informative per prevenire comportamenti scorretti da parte dei cittadini, come l’abbandono di rifiuti o l’alimentazione volontaria degli animali selvatici. Tuttavia, il fenomeno è ormai strutturale, e richiede una gestione integrata.

Un fenomeno non isolato

Quello di Roma non è un caso unico. Tutte le grandi città italiane, da Milano a Napoli, da Torino a Palermo, registrano una presenza crescente di gabbiani nelle aree urbane. La capacità di adattamento della specie, unita all’abbondanza di cibo e all’assenza di predatori, rende le città ambienti ideali.

Anche per questo motivo, il monitoraggio delle popolazioni urbane di gabbiani è oggi una delle priorità indicate dai ricercatori che si occupano di biodiversità in contesti antropizzati.

Fonti della notizia

  • Journal of Urban Ecology, “Urban exploitation by Yellow-legged Gulls”, Oxford University Press, 2016

  • Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Biologia Ambientale, Progetto Avifauna Urbana, 2022

  • Proceedings of the Royal Society B, “Cognitive adaptability of urban gulls”, 2020

  • Comune di Roma, Ufficio Tutela e Benessere degli Animali, Campagne 2020–2024