Calendario dell'orto: cosa piantare e raccogliere a luglio e come proteggere le colture da caldo e grandine
Il calendario dell'orto nel cuore dell'estate: è tempo di grandi raccolti, ma anche di nuove semine e trapianti, caldo permettendo. Scopri come difendere le colture dell'orto dalle sfide climatiche di questa caldissima estate.

Luglio è uno dei mesi più intensi e produttivi per l’orto. Le giornate lunghe e soleggiate accelerano la crescita degli ortaggi estivi, portando a maturazione numerose varietà tipiche di questa stagione, come pomodori, zucchine, melanzane e peperoni. È un periodo in cui l’orto ripaga con generosità gli sforzi compiuti nei mesi precedenti, tuttavia la sua gestione continua a richiedere attenzione e cura.
L’estate 2025 si sta distinguendo per condizioni climatiche particolarmente difficili. Le temperature elevate, spesso oltre la media stagionale, rendono più complessa la gestione quotidiana dell’orto, sia in termini di irrigazione sia per quanto riguarda la salute generale delle piante.
Inoltre, l’intensità del caldo aumenta la probabilità di fenomeni grandinigeni al sopraggiungere di aria fresca in quota, mettendo fortemente a rischio l'integrità delle colture quando essi si verificano.
In questo mese, risulta quindi importante continuare a seminare, trapiantare e raccogliere, ma anche adottare strategie efficaci per proteggere le piante dal caldo e dagli eventi meteorologici estremi in agguato.
Semine di luglio: ortaggi estivi, con uno sguardo all'autunno
In questo mese si possono ancora seminare ortaggi a ciclo breve, che maturano rapidamente e consentono una raccolta entro l’estate o l’inizio dell’autunno. Tra questi, si segnalano varietà di insalate da taglio, rucola, cicoria, radicchio precoce, bietola da coste, carote a ciclo breve, fagiolini e zucchine.
Sono tutte specie che, se ben irrigate e parzialmente ombreggiate nelle ore più calde, offrono raccolti soddisfacenti in tempi brevi.

A luglio è anche possibile iniziare a seminare ortaggi tipici della stagione autunnale, soprattutto se si dispone di uno spazio parzialmente ombreggiato o di un semenzaio. È il momento giusto, ad esempio, per seminare cavolfiori, cavoli cappucci, broccoli, finocchi, porri e verze. Queste varietà richiedono un periodo di sviluppo più lungo, ma se seminate ora permettono un trapianto efficace tra fine agosto e settembre.
Trapianti di luglio: attenzione al caldo intenso
I trapianti in questo periodo di caldo intenso devono rispettare regole precise, per evitare che le giovani piantine soffrano lo stress termico. Le ore centrali della giornata vanno rigorosamente evitate: trapiantare nel tardo pomeriggio o, meglio ancora, al calar del sole, quando la temperatura dell'aria comincia a calare.
Garantendo un'irrigazione costante e un'ombreggiatura durante le ore più calde della giornata, si possono trapiantare diverse varietà di insalate (come lattughe estive, romana, gentile), bietole, cavoli estivi, zucchine, cetrioli e porri.

Luglio può essere un buon momento anche per il trapianto di alcuni ortaggi autunnali, come finocchi, cavoli e broccoli.
Anche per gli ortaggi estivi, come pomodori, melanzane e peperoni, l’inizio di luglio può rappresentare un’ultima finestra utile per il trapianto, soprattutto se si dispone di piantine già ben formate.
Con estati che si prolungano sempre più a lungo, questi ortaggi hanno ancora tempo a sufficienza per crescere e produrre. Anche in questo caso occorre assicurare condizioni ottimali come irrigazioni regolari e ombreggiatura nelle ore più calde per facilitare l’attecchimento.
È finalmente tempo di grandi raccolti
Il mese di luglio regala grandi soddisfazioni in termini di raccolto. Molti degli ortaggi seminati o trapiantati in primavera raggiungono ora la piena maturazione, offrendo frutti gustosi e colorati. È il momento di raccogliere pomodori, zucchine, cetrioli, melanzane, peperoni e fagiolini. Anche cipolle, aglio e patate novelle possono essere estratti dal terreno, a seconda del momento della semina e della varietà coltivata.
Per ottenere un raccolto di qualità è fondamentale riconoscere il momento giusto della raccolta, che varia in base alla specie. Le zucchine, ad esempio, vanno colte quando sono ancora tenere e di dimensioni ridotte, cioè prima che sviluppino semi troppo grandi e la buccia diventi coriacea. I pomodori maturi si distinguono per il colore uniforme e la consistenza soda, mentre le melanzane devono avere una buccia lucida e tesa, senza ammaccature.

L’ideale è raccogliere nelle prime ore del mattino, quando le piante sono ancora fresche e non stressate dal calore della giornata. Una volta raccolti, gli ortaggi vanno trattati con cura, evitando di esporli al sole diretto. Se non vengono consumati subito, è bene conservarli in un luogo fresco e areato oppure, a seconda del tipo, procedere con metodi di conservazione come l’essiccazione, la conservazione sottolio, la trasformazione in salse o la refrigerazione.
Proteggere le colture da caldo estremo e grandine
I cambiamenti climatici impongono di mettere in atto strategie di adattamento e mitigazione anche nell'orto.
L'irrigazione deve essere regolare, in modo da mantenere il terreno costantemente umido e mai asciutto o al più superficialmente secco solo per qualche ora.
L'irrigazione a goccia è il sistema maggiormente consigliato: è autonomo e non richiede sforzi umani (ad eccezione del momento in cui viene installato nell'orto), distribuisce acqua direttamente alla base delle piante, permette infine di non sprecare acqua.
Per proteggere gli ortaggi dal sole eccessivo, è utile l’impiego di reti ombreggianti leggere, da posizionare in modo da filtrare i raggi nelle ore più calde senza compromettere la ventilazione. Allo stesso tempo, la pacciamatura con paglia, fieno o teli biodegradabili aiuta a mantenere il suolo umido e fresco, riducendo la crescita delle infestanti.
La possibilità di grandinate improvvise, purtroppo sempre più frequente, suggerisce l’utilizzo di reti antigrandine nei casi in cui sia possibile installarle.

Anche strutture leggere di protezione, come tunnel mobili, coperture rimovibili o le stesse reti ombreggianti, possono essere un valido aiuto per proteggere le colture più sensibili.
Infine, è bene continuare a monitorare attivamente la presenza di insetti dannosi e malattie fungine, intervenendo con metodi naturali o prodotti ammessi in agricoltura biologica, per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema e garantire la salubrità dei raccolti.
Il valore dell'orto al tempo dei cambiamenti climatici
Coltivare l’orto anche nei periodi climaticamente più difficili, quelli che mettono alla prova anche i coltivatori più esperti, è un gesto concreto di legame con la terra, di rispetto per l’ambiente e di valorizzazione dei ritmi naturali.

Prendersi cura degli orti urbani, dei giardini condivisi e di tutte le aree verdi non cementificate è un'azione di vitale importanza per contrastare l’isola di calore urbana e rendere le nostre città più vivibili, soprattutto in un’epoca segnata da ondate di calore sempre più frequenti.