Allerta Meteo, tra poche ore i temporali saranno forti in queste 5 regioni dell'Italia: prevista grandine e nubifragi

Le grandinate sono uno dei fenomeni più temuti in queste condizioni, in queste aree del Nord potrebbero raggiungere dimensioni considerevoli.
Dopo la lunga ondata di calore e l’afa intensa dei giorni scorsi le regioni Settentrionali si dovranno preparare ad affrontare una intensa e violenta ondata di maltempo. Questa ondata di maltempo sarà caratterizzata da temporali violenti, grandinate e fortissime raffiche di vento, con il rischio di fenomeni estremi come i microburst.
Le regioni più a rischio, secondo le previsioni meteorologiche più recenti, sono Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Emilia-Romagna, dove è stata diramata un’allerta gialla per rischio temporali e idrogeologico.
Calano i valori di geopotenziale, forte instabilità
Nelle prossime ore un calo dei geopotenziali e l’afflusso di aria più fresca in quota, in libera atmosfera, agevolerà una intensificazione della convezione fra Alpi, Prealpi, e zone pedemontane.
Il grande serbatoio di umidità presente nei bassi strati favorirà lo sviluppo di celle temporalesche, e verso sera sistemi convettivi multicellulari, capaci di produrre forti rovesci, nubifragi e grandinate. Qualcuno di essi potrebbe presentare pure degli elementi supercellulari.
Sarà alto il rischio di grandinate?
Le grandinate sono uno dei fenomeni più temuti in queste condizioni. La presenza di forti correnti ascensionali (updraft) all’interno delle nubi temporalesche permette la formazione di chicchi di grandine di dimensioni significative.
L’aria più fredda in quota congela le gocce d’acqua, che vengono poi sospinte verso l’alto e il basso più volte all’interno della nube, accrescendosi fino a raggiungere dimensioni che possono superare i 2-3 cm di diametro. In casi estremi, come già accaduto in passato in Veneto e Lombardia, la grandine può causare danni a colture, automobili e infrastrutture.

Le zone più a rischio per le grandinate includono le pianure del Veneto, la Lombardia orientale e le aree pedemontane del Piemonte, dove i temporali pomeridiani potrebbero scaricare ingenti quantità di ghiaccio in pochi minuti.
Attenzione alle forti raffiche di vento
Un altro fenomeno che rende questi temporali particolarmente insidiosi è il microburst, ovvero una raffica di vento discendente che si abbatte al suolo con violenza, generando raffiche che possono superare i 100-120 km/h.
I microburst si formano quando l’aria fredda e pesante all’interno di un cumulonembo precipita rapidamente verso il basso, spesso accompagnata da pioggia intensa. Una volta raggiunto il suolo, l’aria si espande in tutte le direzioni, creando venti distruttivi che possono abbattere alberi, danneggiare edifici e provocare disagi alla viabilità.

Questo fenomeno è particolarmente pericoloso perché si manifesta in modo rapido e localizzato, rendendo difficile una previsione precisa. Le aree più esposte ai microburst includono le pianure di Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove la conformazione del territorio favorisce la canalizzazione delle raffiche.
Le regioni colpite e l’evoluzione del maltempo
Le regioni maggiormente esposte al rischio di forti temporali saranno il Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Emilia-Romagna. In Piemonte le province di Torino, Biella e Verbano-Cusio-Ossola sono a rischio per piogge intense e grandinate, con fenomeni più marcati nelle aree alpine e pedemontane.
Mentre fra Emilia, Veneto e Friuli i temporali più intensi si svilupperanno sulle aree montuose, per poi propagarsi entro sera alle sottostanti pianure e zone pedemontane, con forti raffiche di vento, intensi rovesci e grandinate.
Ma non finisce qui. Nel weekend, in particolare domenica, forti temporali potranno colpire gran parte delle regioni Settentrionali, dove non si escludono locali eventi meteorologici estremi.