Scienza
Anche quest’anno la comunità scientifica ha individuato migliaia di nuove specie di animali, mai osservate prima sul nostro pianeta. Alcune di queste non erano mai state osservate prima.
Tra le altre cose, gli psicologi ambientali studiano come le nostre interazioni con l’ambiente di lavoro sono connesse al nostro benessere e in che modo l’ambiente naturale migliora la nostra salute mentale.
Una simulazione di un effetto serra in fuga, realizzata per la prima volta al mondo, ha dimostrato quanto rapidamente un pianeta possa trasformarsi da un mondo paradisiaco a un incubo inabitabile.
Il sito è stato individuato al confine con il Mar Baltico, 80 km a sud dal Circolo polare artico, questa non è una località nuova agli archeologi. I primi ritrovamenti risalgono infatti al lontano 1959.
I ricercatori stanno scoprendo che l'intelligenza artificiale è in grado di analizzare i dati relativi alla residenza, all'istruzione, al reddito, alla salute e alle condizioni di lavoro delle persone e quindi di prevedere gli eventi della vita con grande precisione.
Più che un pericolo per l’uomo, sono gli squali a essere in pericolo. L’attività umana sta infatti provocando la riduzione delle popolazioni di molte specie. La pesca illegale rappresenta oggi una gravissima minaccia per questi animali.
Nel 2024, la NASA e la JAXA lanceranno il primo satellite di legno, che rappresenterà una pietra miliare nella ricerca di alternative alla crescente quantità di detriti spaziali.
La maggior parte dei composti ha concentrazioni maggiori a quote più basse, tranne l’Octocrilene e il Benzofenone-3, due filtri UV comunemente utilizzati nelle creme solari.
Il vostro amico felino potrebbe avere un appetito più ampio di quanto pensavate! Una nuova ricerca dimostra che i gatti domestici sono affamati di specie di dimensioni più che doppie rispetto alle loro in tutto il mondo.
Attualmente sono circa dieci le osservazioni confermate, arrivate appunto in ordine di tempo prima dalla Tunisia e dal Marocco, verso la fine di novembre, e poi dall'Italia, con avvistamenti confermati soprattutto in Sicilia.
Un nuovo studio pubblicato di recente ha scoperto che anche i vulcani dormienti possono risvegliarsi rapidamente e con grande forza esplosiva dopo migliaia di anni di inattività.