L'esperto di Meteored avverte: "Il Mediterraneo registra le più grandi anomalie di caldo del mondo, rischi per l'Italia"

Le acque del Mediterraneo stanno raggiungendo temperature davvero insolite o senza precedenti in questi giorni, con livelli più tipici di fine luglio o agosto. E questo ha una serie di conseguenze nei paesi del bacino, anche in Italia.
Abbiamo raggiunto la metà di giugno con un nuovo episodio di temperature molto elevate in Spagna e Portogallo, con massime che stanno raggiungendo i 40 ºC nel sud-ovest peninsulare. Anche il resto dell'Europa sta vivendo una intensa ondata di calore, che si intensificherà nel fine settimana.
In Italia, in questo giugno del 2025, già abbiamo vissuti giorni di forte caldo, e il calore tornerà con forza già tra pochi giorni, con temperature elevate che saranno persistenti.
Una temperatura del mare inedita a questo punto dell’anno nel Mediterraneo occidentale
Come già spiegato negli ultimi giorni su Meteored, oltre alle temperature elevate dell'aria preoccupa la situazione che si sta verificando nelle acque del Mediterraneo. Secondo gli ultimi dati del CEAM (Centro de Estudios Ambientales del Mediterráneo spagnolo), la temperatura media superficiale complessiva del mare si aggira intorno ai 23,5 ºC, valori molto anomali per la metà di giugno.
Ma se facciamo uno zoom sul Mediterraneo centrale italiano, la situazione è particolarmente preoccupante, visto che da quando esistono rilevamenti non si era mai registrata una situazione simile a questo punto dell’anno. Si prevedono nei prossimi giorni valori anche superiori ai 27-28°C nel Tirreno meridionale.
Molto caldo anche nel Mediterraneo occidentale (dove si trovano la Spagna peninsulare e le Baleari. Alcune boe di Puertos del Estado e SOCIB hanno rilevato valori di 25-26 ºC in punti del golfo di Valencia, mare Balearico, Capo di Palos o sud di Tarragona.
Negli ultimi giorni si sono persino registrati picchi di 27 ºC in alcune boe nei pressi di Maiorca. Parliamo di temperature che fino a pochi anni fa erano tipiche di agosto, ma con la tropicalizzazione del Mediterraneo questi valori così elevati si verificano sempre prima nel tempo, con una serie di impatti che già in questi giorni stiamo iniziando a notare.

La situazione è eccezionale. Secondo i dati più recenti dell’ECMWF, il nostro organismo di riferimento, attualmente le acque del Mediterraneo mostrano le anomalie termiche più alte del pianeta. Nei dintorni della Corsica e della Sardegna queste anomalie salgono fino a 5 ºC.
Gli effetti di questo brodo mediterraneo nel breve termine
Gli effetti di questo brodo mediterraneo li stiamo già notando negli ultimi giorni. Con la combinazione tra la massa d’aria calda, la nuvolosità media, l’isola di calore urbana e un Mediterraneo già molto caldo, le temperature faticano a scendere di notte, soprattutto nei centri abitati costieri. Nella città di Alicante, ad esempio, si sono già registrate alcune notti torride.
Un’altra conseguenza è che l’intensità della brezza tende a diminuire quando il mare raggiunge temperature più elevate, riducendo così il suo effetto rinfrescante e aumentando la sensazione di afa. Inoltre, preoccupa l’influenza di questo cuscinetto di calore e umidità sui temporali di quest’estate nel continente europeo, inclusa la Penisola Iberica.
Carburante di massima qualità per forti temporali
Questo è carburante di prima qualità e un surplus di energia per far crescere le celle temporalesche con maggiore forza e organizzazione, dando luogo a fenomeni avversi come grandinate, downburst o piogge che potrebbero essere più estreme del solito, alimentate dall’aria calda e umidissima proveniente dal Mediterraneo.
Esistono infatti diversi studi che associano il probabile aumento delle dimensioni della grandine in Spagna a questo fenomeno.

Non bisogna dimenticare nemmeno gli impatti sulla flora e fauna autoctone, che negli ultimi anni hanno subito gravi episodi di mortalità a causa di questo marcato riscaldamento delle acque mediterranee nell’ultimo secolo, a cui si aggiunge un altro grave problema: l’inquinamento. Tutto lascia pensare che sarà un’altra estate nera sotto questo aspetto.
Questo preannuncia piogge torrenziali catastrofiche in autunno?
Anche se già si parla di un grande episodio di piogge torrenziali il prossimo autunno a causa di queste temperature così elevate del Mediterraneo, non è detto che sarà così. Ovviamente, il potenziale è maggiore se si verificano le condizioni adeguate, come purtroppo abbiamo visto a fine ottobre 2024 con le tragiche inondazioni a Valencia, Málaga o Letur.

Inoltre, una DANA o “goccia fredda” è una sacca d’aria fredda in quota staccata dal getto polare, ed è quindi un errore usare questo concetto come sinonimo di precipitazioni catastrofiche. In effetti, negli ultimi anni abbiamo avuto autunni estremamente secchi anche con un Mediterraneo molto caldo: un mare caldo da solo non genera piogge catastrofiche.