Questo sarà il fenomeno che renderà insopportabile il caldo in Italia da domenica: l’avviso dai modelli di Meteored

A partire dal 22 giugno 2025, l’Italia sarà avvolta da un robusto promontorio anticiclonico di origine subtropicale che porterà caldo intenso, e tanta afa, specie nei grandi centri urbani.
Da giorni l’Italia è interessata da una depressione chiusa in quota che sta causando molta instabilità, da Nord a Sud, favorendo lo sviluppo di diversi temporali, anche violenti, accompagnati da grandinate e forti raffiche di vento.
Ma questa fase di tempo instabile e inaffidabile durerà fino al weekend. Difatti, già dall’inizio della prossima settimana, come avevamo già preannunciato in questo articolo, un grande promontorio anticiclonico, di origine africana, interesserà l’Italia, con il ritorno del caldo e dell’afa su gran parte del territorio nazionale.
Il ritorno dell’anticiclone africano, il motore del caldo estremo
A partire dal 22 giugno 2025, l’Italia sarà avvolta da un robusto promontorio anticiclonico di origine subtropicale, alimentato da masse d’aria rovente provenienti dal cuore del Sahara.
Questo fenomeno, noto come “Heat Dome” (cupola di calore), crea una sorta di blocco atmosferico che impedisce l’ingresso di correnti più fresche, favorendo al contempo l’accumulo di calore e umidità nei bassi strati dell’atmosfera.

Dall’analisi del modello di riferimento di Meteored, basato sui dati forniti da Ecmwf, la prossima settimana vedrà un’espansione ancora più decisa di questa cupola, con temperature che potrebbero raggiungere picchi di +38°C 40°C in diverse regioni, soprattutto nelle aree più interne del Centro-Sud e nelle Isole Maggiori.
Quindi già da domenica 22 l’anticiclone africano tornerà a dominare tutta l’Italia, portando giornate soleggiate e afose, con valori termici ben oltre le medie stagionali.
Attenzione all’effetto afa
Ciò che renderà il caldo particolarmente insopportabile non saranno solo le temperature elevate, ma l’afa, ovvero l’alta umidità che amplifica la percezione del calore. Già dal weekend l’umidità relativa aumenterà significativamente, soprattutto nelle grandi città come Milano, Bologna, Roma e Napoli, e lungo le coste, dove la vicinanza al mare favorisce un maggiore accumulo di vapore acqueo.
Purtroppo le “notti tropicali”, con temperature minime che non scenderanno sotto i +22°C 24°C, saranno un ulteriore aggravante. Questo renderà difficile il riposo notturno, aumentando i rischi per la salute, soprattutto per anziani, bambini e persone con patologie croniche.
Le regioni più colpite
Non tutte le aree d’Italia saranno interessate allo stesso modo, anche se l’afa sarà presente un po’ ovunque. La prossima settimana il caldo interesserà maggiormente le Isole Maggiori e le regioni del Sud, con temperature massime fra +34°C e +38°C, e picchi che potrebbero raggiungere anche i +40°C, specie sulle zone interne di Sardegna, Sicilia, e sul Tavoliere.

Sulle regioni del Nord, invece, il caldo sarà meno intenso, con massime tra i +32°C +35°C, ma l’alta umidità renderà l’atmosfera pesante, soprattutto in Val Padana. Tuttavia, le regioni settentrionali potrebbero vedere qualche temporale pomeridiano a ridosso delle Alpi, dovuto a lievi infiltrazioni di aria più fresca.
Un’estate sempre più estrema
Questa ondata di calore non è un evento isolato, ma parte di un trend climatico sempre più predominante. Il clima italiano sta cambiando irreversibilmente, con estati sempre più calde e caratterizzate da fenomeni estremi.
La scomparsa del clima temperato mediterraneo, descritto nei vecchi annali climatologici, è ormai una realtà, sostituita da un’alternanza di caldo torrido e break temporaleschi violenti.
Le proiezioni di Meteored per l’estate 2025 indicano che queste condizioni potrebbero ripetersi più volte nei prossimi mesi, con il rischio di superare i record termici degli ultimi anni.
Questo scenario sottolinea l’urgenza di adottare misure di adattamento climatico, sia a livello individuale che collettivo, per affrontare un futuro sempre più caldo.