Ottobre 2018, un mese di eventi meteo eccezionali. Ed arriva altro maltempo

Il mese di ottobre appena terminato ha fatto registrare in Italia una serie di eventi meteo eccezionali. Ecco un riassunto di quanto accaduto. Intanto, nuovo maltempo in arrivo.

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Il mese di ottobre 2018 è stato segnato da eventi meteo eccezionali in Italia.

Finisce oggi un mese di ottobre davvero difficile per l'Italia sul fronte meteo. Oggi è il primo giorno di tregua dopo la grande ondata di maltempo degli ultimi giorni, che ha lasciato 12 vittime ed enormi danni. Una tregua che durerà poco: già nelle prossime ore, nuovo peggioramento (guarda i modelli e le mappe meteo). Ripassiamo intanto la gran quantità di eventi meteo eccezionali di questo ottobre 2018.

Primi di ottobre: alluvioni al Sud ed in Sardegna

Il mese di ottobre è iniziato all'insegna del maltempo su buona parte dell'Italia, con precipitazioni intense e temporali su molte regioni. Particolarmente colpito il Sud: in Calabria ci sono state tre vittime nella provincia di Lamezia Terme a seguito di un evento alluvionale. Intanto in Sicilia si registravano piogge eccezionali, come quella che ha allagato il centro storico di Catania. Pochi giorni dopo anche la Sardegna veniva investita da piogge molto abbondanti, con centinaia di mm al suolo. Particolarmente colpita la zona del Cagliaritano e dell'Ogliastra: una vittima.

Il 18 e 19 ottobre un nuovo evento alluvionale investiva il Sud, in particolare la Sicilia: tante le situazioni critiche fra le province di Catania, Enna e Siracusa.

Intanto in certe località d'Italia si registravano temperature massime sopra la media. A Roma in molti salutavano "il ritorno" delle ottobrate romane, giornate di ottobre all'insegna del bel tempo e del caldo quasi estivo, con massime che toccavano anche i 25-27°C.

La grandinata eccezionale a Roma

Proprio a seguito del brusco cambiamento meteo avvenuto nella giornata del 22 ottobre, con l'arrivo di un fronte freddo su aree dove c'era aria calda, a Roma si è verificata una grandinata eccezionale, che ha colpito in modo particolare i quartieri orientali. Le ingenti quantità di ghiaccio cadute al suolo creavano una situazione surreale, e i video delle macchine in panne in mezzo a laghi di acqua con ghiaccio galleggiante facevano il giro del mondo.

Il 24 ottobre altra giornata eccezionale, stavolta al Nord (e regioni centro-settentrionali). In Emilia-Romagna le stazioni meteo arrivavano a registrare temperature di 30°C per il fenomeno del föhn. Proprio quel giorno sulle Alpi un enorme incendio veniva alimentato dal vento caldo e molto forte. La pausa “quasi-estiva” sarebbe durata pochissimo: già il 25 ottobre si affacciava sull'Italia una importante fase di maltempo, forse una delle più importanti degli ultimi decenni.

La grande ondata di maltempo di fine ottobre

Ne abbiamo parlato diffusamente negli ultimi giorni: basta ricordare che ci sono state 12 vittime, danni enormi da Nord a Sud, per mareggiate, esondazioni, frane, smottamenti e vento fortissimo, che ha sradicato centinaia di alberi in molte città. A Venezia invece si è verificata l’acqua alta più importante degli ultimi 10 anni ed una delle maggiori degli ultimi decenni.

Marco Virgilio, esperto meteorologo de ilmeteo.net, conferma i grandi cambiamenti avvenuti in questo mese: "il Friuli Venezia Giulia è stata la regione che ha registrato le anomalie termiche medie più elevate chiudendo con 2 gradi sopra la norma". Poi, "il mese si è chiuso con la recente violenta ondata di maltempo caratterizzata da forti venti meridionali che hanno causato danni ingenti su Alpi e Prealpi. Il forte vento sinottico, effetti di caduta e di turbolenza locale nelle valli alpine hanno generato violentissimi carichi sulle foreste che dal Trentino al Friuli hanno subito in alcune zone distruzione totale di ampie superfici boschive - spiega Marco Virgilio - un fenomeno raro e di enorme portata. Infine una nota sulla situazione corsi d'acqua: "molte le esondazioni, in particolare tra Veneto e Friuli Venezia Giulia". "Dati di pioggia e di vento davvero impressionanti in Friuli Venezia Giulia dove si sono registrate raffiche di Scirocco di 200 km/h in zona monte Rest, sulle Prealpi Carniche, e accumuli pluviometrici massimi di quasi 900 mm sempre sulle stesse zone nell'arco di tutto l'evento".

La "nuova normalità"?

Ottobre, afferma Luca Lombroso, tecnico meteorologo certificato e previsore su Ilmeteo.net, è stato un mese che ha confermato la fase di “nuova normalità” conseguente anche ai cambiamenti climatici, con giornate spesso miti soprattutto al nord a causa del prevalere di vasti e anomali anticicloni sull’Europa centrale estesi al centro nord della nostra penisola e per opposto dall’inconsueta frequente influenza di cicloni anche con caratteristiche simil tropicali al sud.

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L'alluvione in Sardegna di metà ottobre 2018. Uno dei tanti eventi alluvionali del 2018.

"Negli annali - sottolinea Luca Lombroso - in particolare rimarranno le temperature registrate al nord mercoledì 24 ottobre, con massime fino a 30-31°C fra il nordovest e l’Emilia occidentale, valori mai registrati a ottobre in alcune località come Parma". "Il mese poi si è concluso con ciclone mediterraneo fra i più profondi e intensi mai visti in Italia. Se da un lato è vero che da un punto di vista dinamico non si è trattato di un uragano, altrettanto va riconosciuto che gli effetti sono stati del tutto simili a quelli che si vedono ai tropici quando flagellati da tempeste o cicloni tropicali" afferma Lombroso. Insomma, il messaggio è chiaro: "con gli eventi estremi dobbiamo abituarci a convivere, sia con azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, sia imparando come comportarci quando ci troviamo coinvolti nella vita quotidiana a questi eventi” conclude il noto meteorologo.

Forte maltempo anche in altri paesi europei

Ottobre è stato un mese difficile anche in altri paesi europei a noi vicini. Ad essere colpite sono state sempre le aree mediterranee. In Spagna un'alluvione lampo ha colpito le Baleari, in particolare l'isola di Maiorca: 13 le vittime. Nella Francia del sud invece, alluvioni hanno causato 10 morti.