La siccità del 2022 in Europa: fiumi ai minimi e ritrovamenti archeologici

La siccità dell'estate 2022 in Europa: fiumi ai minimi, ritrovamenti archeologici, razionamenti. Ecco un riepilogo degli ultimi mesi, e qual è la situazione a inizio settembre.

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La siccità del 2022 in Europa: fiumi ai minimi, ritrovamenti archeologici, razionamento di acqua.

I fiumi europei hanno vissuto nelle ultime settimane una situazione critica, dopo un'estate caldissima - la più calda in Europa da quando disponiamo di dati, quindi dal 1850 - e dopo lunghi mesi caratterizzati dalla quasi assenza di precipitazioni. Con l'inizio di settembre e l'avvio dell'autunno meteorologico le prime piogge hanno portato qualche primo sollievo, ma servirà tempo a invertire la tendenza, ed anzi in certi casi le piogge troppo intense che cadono su suoli secchi - in certi casi anche denudati dagli enormi incendi che hanno caratterizzato l'estate 2022 - producono alluvioni lampo e danni.

La situazione è molto grave, e c'è preoccupazione per i prossimi mesi per la produzione agricola e la generazione di energia idroelettrica, proprio in un anno segnato da rincaro dei prezzi e dalla grave crisi energetica esplosa a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina.

Le condizioni di siccità in molte regioni d'Europa sono ancora gravi, secondo l'ultima relazione del Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione Europea pubblicato a fine agosto, dal titolo "La siccità in Europa — agosto 2022". Alla fine di agosto il 47% dell'Unione Europea era ancora in condizioni di allerta per la siccità.

Siccità, ecco cos'è successo negli ultimi mesi

Da diverse settimane i media europei e di tutto il mondo mostrano le immagini della grave siccità in Europa. La mancanza di precipitazioni e una sequenza di ondate di caldo molto prolungate e intense, sono stati i fattori che hanno messo a dura prova i corsi d'acqua del continente. Questa grave siccità, che secondo gli ultimi rapporti sembra essere la peggiore degli ultimi 500 anni, ha effetti sugli ecosistemi fluviali, sull'agricoltura, sulla generazione di energia idroelettrica. A seguire, un riepilogo della situazione degli ultimi mesi.

Molto pesante la situazione in Spagna e Portogallo

La Penisola Iberica è stata colpita quest'estate da ondate di caldo molto prolungate e intense. Già molto prima dell'estate vaste aree della Penisola, in Spagna e Portogallo, erano interessate da siccità, e non pioveva da mesi. Il governo portoghese, di fronte a una siccità record, ha attivato ad agosto limitazioni nell'uso di acqua in diversi comuni, mentre l'agenzia meteorologica nazionale IPMA parlava di "grave siccità". A fine agosto il ministro dell'Ambiente portoghese ha informato che 10 dei 61 invasi artificiali portoghesi si trovavano in condizioni critiche, con meno del 20% di acqua rispetto alla capacità totale.

L'elevatissimo numero di incendi ha ulteriormente peggiorato le cose, lasciando centinaia di migliaia di ettari di suolo senza vegetazione, esposti alle piogge dei primi temporali. Sia in Spagna che in Portogallo il bassissimo livello dei laghi artificiali, usati come riserva d'acqua per l'energia idroelettrica e l'agricoltura, ha fatto emergere resti archeologici.

In certi casi emergono le rovine degli antichi paesi sommersi per la generazione di questi laghi, come accaduto nel bacino idrico di Barragem do Cabril a Petrocavo Grande, in Portogallo. In Spagna la siccità ha fatto riemergere la "Stonehenge spagnola", ed è tornato alla luce il villaggio di Aceredo, sommerso da una diga 30 anni fa ed emerso soltanto un'altra volta in occasione della grande siccità del 2017. In forte sofferenza i grandi fiumi iberici, come il Duero e il Miño.

La Spagna viene da lunghe settimane di siccità e temperature estreme, con ondate di caldo molto prolungate che solo negli ultimi giorni si sono interrotte lasciando spazio a una situazione più normale. Le restrizioni all'uso dell'acqua sono state molto estese ed è già evidente che ci saranno pesanti effetti sui raccolti d'autunno, come la raccolta delle olive.

Secondo l'Agenzia statale di meteorologia spagnola, l'estate del 2022 è stata la più calda degli ultimi 60 anni.

Germania, il fiume Reno ai minimi

Anche la Germania vive una grave siccità, da mesi. In realtà, come riportato da Das Wetter (Meteored Germania), fin dal 2018 il paese ha sperimentato precipitazioni molto scarse con condizioni climatiche secche che hanno dominato per la maggior parte del territorio. Quest'anno la situazione è davvero critica, con ondate di caldo eccezionali, temperature altissime e lunghe settimane senza pioggia. Una situazione opposta a quella del luglio 2021, quando il paese è stato colpito da devastanti alluvioni.

Uno degli effetti più drammatici ed evidenti di questa siccità in Germania è il bassissimo livello del fiume Reno, importante via di comunicazione nel paese, che ha raggiunto livelli critici. Il basso livello del corso d'acqua ha creato problemi per la navigazione, ma gli effetti sono gravi anche sull'habitat fluviale.

Francia, fiumi ai minimi e ritrovamenti archeologici

Anche la Francia è stata colpita negli ultimi mesi da grande caldo e da una grave siccità, con il mese di luglio più secco mai registrato nel paese e una cronica mancanza di pioggia dallo scorso inverno. Anche qui il basso livello di fiumi e laghi, o l'erba ingiallita dall'assenza di piogge, ha fatto riemergere o permesso di localizzare resti archeologici. È quanto accaduto nel sito archeologico di Vix, situato vicino a Châtillon-sur-Seine (Côte-d'Or), uno dei più importanti siti di scavo della prima età del ferro europea.

Questa eccezionale siccità ha conseguenze sull'approvvigionamento di acqua potabile, ma anche sulla navigazione dei fiumi. La situazione è stata particolarmente critica nelle ultime settimane lungo i canali della Francia orientale: il canale Marna-Reno, il canale della Borgogna, il canale della Mosa, e altri. La Loira, con livelli particolarmente bassi, ha visto apparire banchi di sabbia sempre più ampi, e questo ha reso la navigazione particolarmente pericolosa in alcuni punti. Altre conseguenze stanno emergendo sulla produzione di elettricità o addirittura sulla data dei raccolti autunnali.

Regno Unito, parchi ingialliti dalla siccità

Secondo i dati provvisori diffusi dal Met Office, luglio 2022 è stato il luglio più secco in Inghilterra dal 1935 e il più secco mai registrato per l'East Anglia, il sud-est e il sud dell'Inghilterra. L'insolita mancanza di precipitazioni è stata in gran parte dovuta all'influenza dell'alta pressione, che ha dominato il Regno Unito per lunghi periodi del mese, deviando i sistemi meteorologici atlantici a nord-ovest.

Il caldo record nel Regno Unito ha avuto conseguenze eccezionali per un Paese in genere molto umido. Una delle immagini più diffuse dai notiziari internazionali nel mese di agosto è stata quella dei parchi londinesi, di solito caratterizzati dal verde dell'erba, di colore giallo per la siccità.

Sempre nel Regno Unito un ponte è riemerso dall'acqua vicino a Ripponden, a causa della siccità dei mesi scorsi. Era stato sommerso dall'acqua dopo la costruzione della diga nel 1956. Conseguenze anche sulle sorgenti del Tamigi.

Le "pietre della fame" sono riemerse dai fiumi del Centro Europa

Un'altra notizia che è stata ampiamente riportata dai notiziari europei nelle ultime settimane è l'affioramento delle "pietre della fame" dai corsi d'acqua in secca. Si tratta di iscrizioni su alcune grosse pietre poste sul letto del fiume, visibili solo in caso di grande siccità.

Una delle pietre più "mediatiche" nell'estate del 2022 è quella di Tetschen, sul fiume Elba, nel nord della Repubblica Ceca. In essa compaiono, in posizione capovolta, diverse date che segnano altrettante grandi siccità, ma soprattutto spicca un'iscrizione in tedesco che recita: Du mich siehst dann ("Se mi vedi, piangi").

Le conseguenze della siccità nel Nord Europa

Anche in altri parti dell'Europa le conseguenze della siccità di questo 2022 sono evidenti. Nei Paesi Bassi ci sono pesanti effetti sull'agricoltura, come sottolineano queste immagini satellitari scattate dal satellite Sentinel 2 del programma europeo Copernicus.

E in Italia? I temporali non bastano, situazione ancora critica

Già dal gennaio del 2022 la situazione siccità in Italia era gravissima. Alle porte dell'estate i giornali di tutto il mondo riportavano le foto del Po in secca. Le piogge delle ultime settimane, tra fine agosto e inizio settembre, hanno portato un po’ di sollievo in alcune aree, in particolare in Emilia-Romagna, ma la situazione rimane critica in Piemonte e Lombardia.