L’ondata di maltempo in Italia non è ancora finita. Nelle prossime ore temporali e rovesci andranno a colpire nuovamente le regioni centro-settentrionali. Cambierà qualcosa da un punto di vista termico?
Margherita Erriu
Meteorologa - 199 articoliArticoli di Margherita Erriu
Urano è sicuramente tra i pianeti più misteriosi del nostro sistema solare: è molto distante da noi quindi le informazioni e gli studi su questo gigante sono ancora poche. Finalmente però si è trovata una risposta ad una domanda vecchia di 30 anni.
Urano è tra i pianeti giganti del nostro sistema solare ma oltre ad essere molto diverso rispetto ai pianeti più piccoli presenta enormi differenze anche rispetto agli altri giganti. Scopriamo insieme alcuni segreti di questo affascinante pianeta.
Da circa 10 anni Gaia fornisce ai ricercatori dell’ESA nuove informazioni sull’universo che ci circonda, stavolta il satellite si è superato fornendoci immagini inedite di oltre mezzo milione di stella mai viste prima.
Grazie a delle immagini ad altissima risoluzione un gruppo di ricerca è stato in grado di osservare per la prima volta dei grandi filamenti elicoidali in uscita dal nucleo della galassia attiva 3C 279.
In Italia continuiamo ad avere una sorta di altalena termica con ripetuti e repentini saliscendi che ci portano da valori termici tutto sommato in linea o poco al di sopra della media stagionale a nuovi picchi decisamente troppo elevati per il periodo. Ma perché avviene?
Tra il 2019 e il 2020 la stella Betelgeuse ha mostrato una diminuzione della sua luminosità cha ha portato alcuni scienziati ad ipotizzare fosse prossima all’esplosione, nuove immagini in alta definizione ci forniscono una diversa spiegazione.
Un brevissimo e super energetico lampo di onde radio ha attraversato lo spazio cosmico per poi raggiungere la Terra ed essere rilevato da noi. Il segnale è da record: è il più distante e potente fast radio burst di sempre.
È in arrivo una nuova intensa perturbazione che non solo porterà piogge e temporali, soprattutto sul nord Italia, ma che ci riporterà in pieno nella stagione autunnale anche da un punto di vista termico.
Un forte bagliore e poi un insolito oscuramento di una stella di dimensioni simili a quelle del Sole ha mobilitato numerosi astronomi per ricercarne la causa, scoprendo che all’origine di tutto c’è stato un violentissimo scontro tra pianeti.
Un team di ricerca della Caltech è riuscito a svolgere il primo esperimento con l’obiettivo di osservare come si formano in tempo reale gli eccitoni di Hubbard. Scopriamo insieme perché questo risultato è così importante.
Finalmente nella seconda metà di ottobre le condizioni meteo si allineeranno con quelle tipiche per la stagione autunnale. Le temperature sono già calate e il tempo sarà decisamente più uggioso.
Sono passati anni da quando la sonda New Horizons ha visitato Arrokoth, l’oggetto primordiale transnettuniano più lontano mai visitato, e grazie ai dati che ci ha fornito ancora oggi riusciamo a fare scoperte incredibili.
Da oltre 20 anni i telescopi dell’osservatorio H.E.S.S. scrutano il cielo per studiare i raggi gamma emessi da varie sorgenti, stavolta sono stati in grado di osservare i più energetici mai emessi da una pulsar.
Il campo di alta pressione rimane posizionato sull’Italia ma qualcosa sta per cambiare. Nei prossimi giorni si indebolirà sempre più fino ad essere scalzato da una perturbazione che ci porterà bruscamente nella stagione autunnale.
Ormai da settimane il tempo sull’Italia si mantiene stabile, asciutto e soleggiato, ma ormai siamo nel pieno della stagione autunnale e il protrarsi di queste condizioni decisamente fuori stagione inizia a far impensierire anche i non addetti ai lavori.
Un recente studio ha scovato nell’ammasso delle Iadi i buchi neri più vicina alla Terra, riducendo di oltre 10 volte la distanza minima di un buco nero dal nostro pianeta.
La sonda Osiris-Rex è tornata sulla Terra e al suo interno contiene dei campioni dell’asteroide Bennu che attendono solo di essere analizzata dagli scienziati della NASA.
Il vasto campo di alta pressione si mantiene ancora stabile sulla nostra penisola, nel corso degli ultimi giorni ha subito un leggero indebolimento ma non sembra intenzionato a lasciare l’Italia.
Grazie alla terza release di dati forniti dal satellite Gaia la massa della Via Lattea risulterebbe molto minore rispetto a quella prevista dalla cosmologia, addirittura circa il 75%-80% in meno, scopriamo insieme come mai.