Per scongiurare il possibile impatto con la Luna dell’asteroide YR4 2024 previsto per il 2032 si pensa a quale soluzione possa essere più efficace ma anche la più realistica, se deviarlo o distruggerlo.
Per scongiurare il possibile impatto con la Luna dell’asteroide YR4 2024 previsto per il 2032 si pensa a quale soluzione possa essere più efficace ma anche la più realistica, se deviarlo o distruggerlo.
Grande scienziato e pensatore, Galileo Galilei, ancor più per le sue numerose scoperte in campo astronomico e non, ha il merito di aver rivoluzionato il metodo della ricerca scientifica, segnando l'inizio della scienza moderna.
Nel mese corrente il numero totale di esopianeti confermati ha superato la soglia dei 6000. Sono 500 in più rispetto a due anni fa. Se ne scoprono di simili a quelli noti ma anche di tipologia unica.
Scoperti casualmente dal telescopio spaziale James Webb, gli enigmatici “Little Red Dots” (Puntini Rossi) sembra abbiano finalmente trovato una spiegazione. Sarebbero oggetti dalla natura così diversa da quella che conosciamo da potersi considerare “esotici”.
Come rovinare una buona notizia. La tanto auspicata chiusura del “buco dell’ozono”, secondo un recente studio, farà dell’ozono la seconda più importante causa del riscaldamento globale, aumentandone intensità e rapidità.
Si chiama “Big Rip” ossia il “Grande Strappo” e sicuramente sarebbe degno dei migliori film di fantascienza. Tuttavia, non si tratta di fantascienza ma di una teoria scientifica sulla possibile fine dell’Universo.
Come in una caccia al tesoro, per decenni gli astronomi hanno cercato, senza mai trovarlo, il silicio nei nostri giganti gassosi Giove e Saturno. Ora sappiamo dove si nasconde e a rivelarlo è stata una vecchissima ed enigmatica nana bruna.
Una caratteristica del nostro Sistema Solare, cioè la diversa inclinazione delle orbite dei pianeti, potrebbe trovare una spiegazione in recenti osservazioni di dischi protoplanetari extrasolari.
Si mostra simile ad grappolo d’uva, dove i singoli acini sono enormi regioni di formazione stellare in rotazione. Si tratta di una remotissima galassia primordiale la cui struttura è completamente diversa da come credevamo.
Giorno 10 Settembre la Stazione Spaziale Internazionale offrirà spettacolo. Per circa 5 minuti sarà (Luna a parte) l’oggetto più brillante a solcare il cielo. Sarà proprio difficile non riuscire a vederla. Nell’articolo le informazioni per godersi lo spettacolo.
Come una vera e propria star, gli occhi di molti telescopi le sono puntati addosso. Ultime in ordine di tempo le osservazioni con il telescopio James Webb ne svelano l’anomalo contenuto di anidride carbonica e acqua a conferma della sua natura extra-solare.
L'immagine del pianeta neonato WISPIT 2b svela come i solchi, generalmente osservati in dischi protoplanetari, siano scavati proprio dai pianeti durante il loro processo di formazione.
Per il terzo mese consecutivo ad Agosto le temperature globali di aria e superficie degli oceani sono rimaste in controtendenza rispetto agli stessi mesi degli anni precedenti, soprattutto il 2023 e 2024. Vediamo più nel dettaglio l'andamento registrato.
Il caldo umido soffocante che tutti temiamo sta aumentando a pari passo con l’aumento della temperatura. Aumentano i giorni di caldo umido, si estendono a periodi sempre più lunghi, ponendo seri rischi per la salute nonché aumentando la disparità sociale.
Onde gravitazionali giunte sulla Terra nel 2019, recentemente rianalizzate, svelano un terzetto di buchi neri e la fusione di due di questi innescata dal terzo buco nero supermassiccio.
Si sa che le reazioni di fusione termonucleare trasformano le stelle da “rape” a “cipolle”. La recente osservazione di una stella morente, che ha messo a nudo il proprio cuore di zolfo e silicio, mostra la correttezza di questa curiosa “similitudine”.
Una rarissima doppia lente gravitazionale ha permesso di osservare un buco nero supermassiccio nella banda delle onde radio millimetriche, svelando particolari preziosi non altrimenti osservabili con nessun telescopio terrestre o spaziale.
Su una cometa di tipo Halley scoperta acqua che riporta la stessa “firma” dell'acqua degli oceani. L'ipotesi che l'acqua sulla Terra arrivi dallo spazio si rafforza.
Dopo la sorpresa legata alla scoperta della loro esistenza, cioè pianeti senza una stella attorno a cui orbitare, continuano a stupirci mostrandoci la capacità di generare loro stessi altri pianeti, formando sistemi planetari non convenzionali.
Un’epoca molto lontana quella del “Mezzogiorno Cosmico” avrebbe determinato la successiva evoluzione delle galassie. Un recente studio getta ulteriore luce svelandone un’inaspettata abbondanza di raggi cosmici energetici.