Numero totale, dimensioni e forma delle macchie solari permettono agli astronomi di conoscere il livello di pericolosità del Sole, cioè la probabilità che in esso abbiano luogo esplosioni così violente da produrre tempeste geomagnetiche cruciali per la Terra.
Sergio Messina
Astronomo - 115 articoliArticoli di Sergio Messina
Recenti studi mostrano come in presenza di eccessivo calore, come avviene durante le "ondate di calore", le piante interrompano l'assorbimento di anidride carbonica. Questa scoperta suggerisce che il contributo della vegetazione alla rimozione di questo gas serra potrebbe diventare in futuro meno efficace.
Il puntamento del telescopio James Webb sulla stella PDS 70, nel cui disco è stata scoperta presenza di acqua, non è stato casuale. Questa scoperta è stata "preparata" da precedenti studi succedutisi nel corso di oltre 30 anni.
I telescopi spaziali oltre che nel visibile osservano soprattutto a lunghezze d'onda invisibili all’occhio, come quelle infrarossa e X. Come si rendono allora visibili (e spettacolarmente belli) quegli oggetti astronomici invisibili all’occhio?
In occasione del suo primo anniversario, il telescopio spaziale James Webb ci regala una bellissima immagine di una culla di stelle neonate nella nube molecolare gigante rho Ophiuchi.
Vuoi sapere “che Sole fa”? C’è la meteorologia spaziale! È questa che ci informa sullo stato di attività magnetica del Sole e sui suoi possibili effetti sulla Terra.
Mancano meno di due anni perché il Sole raggiunga il massimo livello di attività magnetica. Questo period di massimo è caratterizzato da fenomeni di particolare intensità con possibili effetti significativi sui satelliti artificiali e sulla rete elettrica mondiale.
Il telescopio spaziale Euclid con le sue osservazioni permetterà di fare un viaggio a ritroso nel tempo fino a 10 miliardi di anni fa e di vedere come l’Universo si è evoluto da allora. Grazie ad Euclid ricostruiremo la storia degli ultimi 10 miliardi di anni.
Un metodo molto promettente nella ricerca di forme di vita extraterrestre su pianeti oltre la Terra consiste nella ricerca nelle loro atmosfere di “biofirme”, cioè di gas o altre caratteristiche indicative della presenza di agenti biologici.
Sarà il telescopio più potente mai realizzato. Con uno specchio primario di ben 39 metri e corredato di almeno 6 strumenti veri gioielli della tecnologia, l'Extremely Large Telescope ELT sarà in assoluto il più grande occhio verso il cielo.
L' "anomalia" è una grandezza che permettere di esprimere in modo semplice e chiaro le variazioni di una qualunque variabile meteorologica rispetto al suo valore medio.
Ogni cinque esopianeti uno viene scoperto grazie al metodo delle velocità radiali. Sebbene molto dispendioso in termini di tempo, sforzo osservativo, e di analisi, è molto affidabile e generalmente utilizzato anche per confermare la vera natura dei pianeti scoperti con altri metodi.
Questa piccola e modesta unità di misura della pioggia espressa in millimetri non dà un’immediata percezione di quanto grandi siano le quantità effettive di pioggia corrispondenti.
Dell’Universo riusciamo a vedere non più del 4%. Il rimanente 96% rimane per noi inaccessibile e misterioso. Sappiamo soltanto che si tratta sia di materia che di energia "oscura".
Ufficializzata la candidatura dell'Italia per la realizzazione del più potente telescopio per l'osservazione di onde gravitazionali. Di cosa parliamo e perché è importante?
La storia è ricca di filosofi che hanno dato preziosi contributi al progresso della scienza e tra questi, nella sfera delle scienze dello spazio, il filosofo tedesco Immanuel Kant.
La temperatura globale continua a crescere, raggiungendo sempre nuovi record. Ma paradossalmente, le condizioni "normali" della Terra sono quelle di un pianeta ghiacciato.
SuperTerre e MiniNettuniani sono una tipologia molto comune di esopianeti. Mediamente ogni tre esopianeti scoperti uno è proprio di questo tipo.
Un disco di asteroidi è stato osservato attorno alla stella Fomalhaut dal telescopio spaziale James Webb. Si tratta di un disco simile alla fascia di Kuiper nel Sistema Solare e la cui struttura lascia presupporre la presenza di uno o più esopianeti.
Le “capsule del tempo” cioè contenitori di preziose informazioni sul passato sono, in alcuni casi speciali, non solo commestibili ma anche molto buone! Si, stiamo parlando di molluschi e crostacei, vere o proprie capsule del tempo naturali, che ci svelano, pensate un po’, dell’esistenza delle passate ere glaciali e interglaciali.