Un importante aumento delle temperature sopra la stratosfera polare inizierà a farsi più concreto nelle tendenze per l’inizio del nuovo anno. Ma quali conseguenze si attendono per l'inizio del 2024?
Daniele Ingemi
Meteorologo - 778 articoliArticoli di Daniele Ingemi
Le isole minori rappresentano degli ecosistemi ancora incontaminati che, se ben conservati, possono riservare delle incredibili sorprese, dal punto di vista naturalistico. L’arcipelago vulcanico delle Eolie ne è un esempio.
Sono davvero pochi gli animali velenosi che possono rappresentare un pericolo. Fra questi troviamo alcune specie di rettili, pesci e insetti. Alcuni di questi non sono neanche poi tanto conosciuti, quindi è necessario prestare una certa attenzione.
Fra le “onde anomale” più frequenti troviamo le cosiddette onde di sgambetto, note anche in alcune aree del mar Mediterraneo. Questo tipo di onde sono frequenti anche in alcuni tratti di coste italiane, lì dove si ha l'interazione fra grandi onde e forti correnti.
Fiumi di ricerche e studi scientifici hanno dimostrato come gli animali fanno bene alla salute. In presenza di un disagio o una disabilità psichica o fisica rappresentano un sostegno molto importante, se non fondamentale, dagli effetti evidenti sul benessere del paziente.
Alla distanza di un metro la voce di questo uccello indigeno raggiunge una potenza sonora di ben 90 decibel, intensità simile a quella emessa da un martello pneumatico.
Questo animale viene studiato dalla comunità scientifica per i suoi adattamenti alla vita in ambiente sotterraneo, in particolare all'assenza di luce. Il Proteus è un animale cieco e anoftalmico, senza occhi, e ha sviluppato altri organi di senso.
La biodiversità delle specie e degli habitat di montagna è straordinaria. Circa 25 dei 34 principali centri di biodiversità del mondo si trovano proprio nelle regioni montane. Le montagne ricoprono poco più di un quarto della superficie terrestre.
L’eruzione durò fino al marzo del 1890, cambiando l’aspetto della stessa isola. Quella di Vulcano fu il primo esempio di eruzione vulcanica studiata da un team di ricercatori, con tanto di pubblicazione scientifica.
Nonostante il clima freddo e le gelate in questo periodo dell’anno è possibile assistere alla fioritura di diverse piante. Molte di queste sono ben note, poiché rappresentano un tipico simbolo natalizio.
La distanza temporale è ancora notevole, ma ormai quasi tutti i modelli sono concordi nel vedere nel vedere, per buona parte della prossima settimana, l’arrivo di un imponente anticiclone nella settimana che precederà il Natale.
Il suo nome è Niijima, ed è stata sopranominata “l’isola che non c’è”. Parliamo del grazioso atollo nato a sud di Iwo Jima, in Giappone, a seguito dell’eruzione di un vulcano sottomarino.
Si è notato che queste depressioni si formano a ridosso di zone di convezione profonda, ai margini d un fronte, quasi stazionario, che si distende sulla diagonale, fra l’altopiano dell’Angola e il Congo, lungo la linea di convergenza fra monsone e aliseo di SE.
Purtroppo oggi siccità e i cambiamenti climatici mettono in crisi i lecci, con il rischio di compromettere alcuni ambienti e habitat tipici. Tutto questo viene evidenziato in un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani.
Il kiwi bruno, specie simbolo della Nuova Zelanda, è sparito nella regione della capitale da 150 anni, a causa della caccia selvaggia. Difatti, proprio per questo motivo, la popolazione di kiwi si è sensibilmente ridotta, fino a sparire del tutto nell’area della capitale.
Jakutsk si trova a poca distanza dalle celebri località più fredde del mondo abitato come Verchojansk, Ust’ Nera e il villaggio di Ojmjakon, conosciuti in tutto il mondo per le rigidissime temperature invernali che si misurano in questi luoghi.
Questo ulteriore raffreddamento dell’area siberiana agevolerà un ulteriore rinforzo dell’alta pressione termica siberiana verso ovest, spingendosi fino alle porte dell’Europa, in direzione degli Urali.
È così anche per l’Ocelot, un felino selvatico abitante del Centro America, per il quale è partito un progetto di reintroduzione della specie dopo che la popolazione è scesa ai soli 100 esemplari.
È specie relitta del Terziario, tipica rappresentante di una flora tropicale montana che 70 milioni di anni fa caratterizzava le aree montuose di alcune regioni del Mediterraneo. Poiché è una delle poche testimonianze di quella antica flora.
A differenza di altre forme di attività agricola, che determinano solitamente un impoverimento degli habitat, gli oliveti condotti con metodi tradizionali rappresentano un ambiente semi-naturale e svolgono un’importante funzione ecologica.